Salvatore Pepe, il leader del gruppo, è l'uomo che può lasciare a casa qualcuno quando la squadra è al completo, proprio come fa un allenatore di calcio e decide chi parte e chi no. Tutto questo avviene in occasione di una nuova trasferta quando telefona ad Antonio Cigliano e presenta la squadra che dovrà andare in trasferta. «Guagliò che c'è», dice Antonio a Salvatore che risponde. «Senti andiamo due di noi, Davide e la femmina, questa settimana facciamo festa». E' una conversazione avvenuta dopo i fatti di via Palermo e che risale al novembre del 2017, poche settimane dopo la morte del complice Domenico Bardi. E' una telefonata emblematica - come spiega il giudice Giorgia Castriota - che delinea i profili di una organizzazione criminale di tutto rispetto. «Tanto da contemplare le sostituzioni dei titolari qualora questi ultimi siano impossibilitati a partire».
Il fatto
Latina, gli indagati al telefono prima dei furti: Guagliò facciamo festa
Latina - Il piano per le trasferte. Il gip: organizzazione criminale di tutto rispetto