I giudici della Corte di Cassazione hanno sciolto la riserva e hanno confermato adesso in via definitiva il fallimento della società Le Bottghe, comparsa nel periodo della crisi della Midal e che doveva rappresentare un salvagente per la società di via Gloria che nel gennaio del 2012 era stata dichiarata fallita dal Tribunale di Latina. La storia de Le Botteghe e di Midal nell'autunno caldo del 2011 ad un certo punto si erano anche intrecciate. Nelle scorse settimane, i giudici della Suprema Corte Carlo De Chiara e Guido Mercolino hanno respinto il ricorso presentato dalla società Le Botteghe, rigettando il reclamo e confermando dunque la sentenza di primo grado del Tribunale di Latina e poi della Corte d'Appello. "La società doveva considerarsi inidonea strutturalmente a produrre profitti e concepita in modo da risultare in perdita - hanno scritto -La Corte ha riconosciuto la legittimazione del fallimento della Midal a proporre l'istanza di fallimento» è inoltre il 21 marzo del 2012 era stata comunicata a Le Botteghe la volontà di recedere dai contratti di affitto dei rami d'azienda che erano stati stipulati. Ritenendo che avesse maturato un credito a titolo di risarcimento per la mancata riconsegna delle aziende fino alla data della dichiarazione di fallimento e che il credito era sufficiente a giustificare l'affermazione dello stato di insolvenza de Le Botteghe. Costituita pochi giorni prima della stipulazione dei contratti aveva come scopo quello di trasferire la gestione dei vari supermercati dalla Midal ad altre società".
Il fatto
Latina, crac Le Botteghe: la sentenza di fallimento è definitiva
Latina - I giudici della Cassazione hanno depositato le motivazioni. Il caso legato a Midal