E' stata una indagine che grazie anche all'ausilio delle intercettazioni telefoniche ha permesso di ricostruire il modus operandi dei ladri seriali che hanno colpito a Latina. C'è una conversazione telefonica tra uno degli indagati Salvatore Pepe, ritenuto il leader e un altro indagato quando in vista di una trasferta preparano la "formazione" che dovrà entrare in azione ma c'è anche un particolare di quando parla in merito ad un incidente sul lavoro, un ferimento. "Mi sono azzoppato quando stavamo in casa di un uno, sono andato in un fosso" dice Pepe il 25 ottobre del 2017. Nel fuggire l'uomo si provoca una contusione ad una gamba. Nell'ordinanza di custodia cautelare il gip Giorgia Castriota, sottolinea che Giuseppe Rizzo confessava le proprie responsabilità in merito al furto commesso in casa di Palumbo e ammetteva inoltre la connivenza con gli altri complici. "Dettata dalla conoscenza ambientale, ossia l'appartenenza dei soggetti ad uno stesso quartiere. Come spesso avviene negli ambienti campani - ha scritto il gip - le associazioni delinquenziali che agiscono in gruppo, come in questo caso sono legate oltre che da vincoli di parentela anche dall'appartenenza allo stesso rione".
Gli scenari
Latina, le intercettazioni dei ladri seriali: mi sono azzoppato in casa di uno
Latina - Alcune conversazioni ha sottolineato il gip hanno delinato profili di organizzazione di tutto rispetto