Sono 36 le parti civili che annunciano di costituirsi parte civile nel processo che vede tre persone sul banco degli imputati per la truffa delle vacanze che ha visto come vittime anche alcune coppie della provincia di Latina, residenti tra il capoluogo e poi anche Sezze e  che hanno pagato due volte la stessa vacanza.  In tre sono comparsi ieri davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina dopo che la Procura aveva disposto la citazione diretta a giudizio, ma alla fine l'udienza è slittata al 16 dicembre del 2019 quando il processo entrerà definitivamente nel vivo.  Il raggiro contestato supera i 35mila euro, sono i soldi che molte coppie avevano versato all'intraprendente agente di viaggi che in realtà - secondo quanto contestato - si era messo i soldi in tasca.   I tre imputati sono difesi dall'avvocato Giampiero Cevrain e devono rispondere per dei fatti contestati dal pubblico ministero Giuseppe Bontempo che risalgono al 2016 quando erano venute alla luce le prime anomalie. Il magistrato titolare del fascicolo, una volta che la scorsa estate ha chiuso tutti gli accertamenti, ha tirato le somme disponendo subito il processo per le tre persone che erano state indagate a piede libero.  Il clamoroso raggiro aveva visto come vittime decine e decine di persone che sognavano una vacanza in Sardegna a Marina di Orosei. Le coppie avevano versato interamente la quota di oltre 1500 euro per tutta la vacanza che prevedeva la pensione completa. Una volta che erano conclusi tutti gli accertamenti la Procura aveva disposto la citazione diretta a giudizio.