Doveva essere il il giorno di Alex Txikon, colui che con Moro e Sadpara ha domato per primo in inverno il Nanga, nel 2016. Lo spagnolo, insieme a tre dei suoi compagni (alcune fonti hanno identificato come Ignacio Zuloaga, il Dr. Josep Sanchis e Pawel Dunaj) erano pronti a partire dal K2 per far decollare i loro potenti droni e perlustrare il Mummery al di sopra delle altezze consentite agli elicotteri. Invece questa mattina il maltempo imperversa sul Nanga Parbat e sul campo base del K2. Neve leggera, poca visibilità, ma quanto basta da rendere impossibili il decollo degli elicotteri. Il comunicato sulla pagina Facebook di Daniele Nardi lascia una speranza flebile sul fatto che oggi verranno effettuate le ricerche: "Le previsioni meteo sulla zona del Nanga Parbat e del K2 prevedono precipitazioni nevose e nuvole a bassa quota con venti sostenuti per tutta la giornata di oggi. Siamo in contatto sia con gli alpinisti al campo base che con il governo pakistano per decidere come procedere, nelle giornate di oggi e domani, con le ricerche di Daniele e Tom. In queste ore di particolare apprensione vogliamo ringraziare le istituzioni del governo italiano, in particolare all´ambasciatore Pontecorvo, e a quelle Pachistane nonché il centro di Askari che stanno lavorando insieme per garantire il miglior funzionamento delle operazioni di ricerca di Daniele e Tom. Un particolare ringraziamento va ad Ali Sadpara ed al team al campo base e alle ricerche fatte ieri in giornata".

E il fatto che anche dopo la ricognizione di Ali Sadpara non si siano avute alcune notizie di tracce anche solo della presenza di una tenda sul Mummery, non lascia presagire nulla di buono. Oggi è la giornata, probabilmente, in cui il raziocinio prenderà il posto della speranza. Un'altra giornata, la sesta, senza avere notizie di Daniele e Tom da quella maledetta montagna.