Cisterna piange un'altra giovane vittima della strada. Dante Camboni, morto ieri sul colpo dopo essere uscito di strada centrando un pino con il suo furgone sull'Appia, era dipendente della azienda Zeoli Fruit, con sede nella zona industriale di Cisterna. Un'altra giovane vita spezzata in quel maledetto punto, al chilometro 56. La strada statale Appia torna a tingersi di sangue e Cisterna piomba di nuovo nel dolore.

All'interno dell'area interdetta dai Vigili del Fuoco con il nastro bicolore, si potevano notare due lapidi. In quel preciso punto, al chilometro 56,300 della statale Appia aveva già perso la vita il 22enne Roberto Carbone. Era il novembre del 2011. Lo stesso tragico destino del 27enne Massimo De Luca, morto agli inizi del nuovo millennio. Dante Camboni è quindi la terza vittima di quel maledetto tratto dell'Appia. Un numero che tristemente aumenta se consideriamo la zona sud della statale per intero, e cioè dal semaforo della tangenziale fino all'incrocio con via Ninfina. Undici morti nell'ultimo ventennio, tutti sotto i trenta anni. E ogni volta che si torna a piangere una giovane vita spezzata, ci si interroga sempre sulla qualità delle misure di sicurezza dell'Appia, praticamente inesistenti, almeno in quel tratto di strada.
Un dramma che si ripete e che sembra non avere mai fine.