Arresto convalidato per Vincenzo Zizzo, indagato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti dopo il ritrovamento da parte dei carabinieri di 2,3 chili di cocaina, 2,8 chili di hashish e 12,20 grammi di shaboo. A deciderlo è stato il giudice per le indagini preliminari Mario La Rosa, che ha disposto nei confronti dell'uomo, 36 anni di Lenola, la misura degli arresti domiciliari. Il pubblico ministero aveva chiesto la conferma del carcere. L'indagato, assistito dall'avvocato Giulio Mastrobattista, in sede di udienza di convalida ha reso dichiarazioni spontanee. Si è detto innocente, affermando di non essere a conoscenza della presenza della sostanza stupefacente rinvenuta in un'abitazione di un suo parente. L'indagato ha inoltre escluso che la sostanza qualificata come anfetamina sia droga. Il giudice, nel convalidare l'arresto e nel disporre i domiciliari, ha invece ritenuto esserci i gravi indizi di colpevolezza a suo carico.
Il gip non ha condiviso la tesi della non riconducibilità dello stupefacente a Zizzo poiché ritrovato in un'altra abitazione. Quei locali sarebbero stati comunque da lui accessibili, secondo il giudice, trattandosi di una villa bifamiliare. Inoltre, è stato ritenuto un ulteriore elemento a carico dell'indagato il ritrovamento a casa del 36enne di una bilancia di precisione e di materiale ritenuto utile al confezionamento. E nello stesso luogo è stata ritrovata la sostanza ritenuta essere anfetamina, sulla quale il gip ha rilevato che, non essendoci «elementi di segno contrario», allo stato non ci sono ragioni per ritenere il narcotest inattendibile.
Il giudice, nel valutare le esigenze cautelari, ha ritenuto esserci il pericolo «concreto e attuale» che l'indagato possa commettere delitti della stessa specie. «Il quantitativo di sostanza stupefacente rinvenuto in suo possesso è di un certo rilievo – scrive il gip nell'ordinanza di convalida e applicazione della misura dei domiciliari – e la diversa tipologia di droga nella sua disponibilità dimostra l'esistenza di contatti con più fornitori»
Nel valutare la misura, il giudice ha ritenuto sufficiente quella dei domiciliari, atteso anche lo stato di incensuratezza dell'indagato. Una misura più lieve, invece, «non garantirebbe di recidere i contatti con il circuito criminale nel quale lo Zizzo sembrerebbe essere inserito». Ieri la scarcerazione. E la difesa, convinta dell'innocenza dell'indagato, già preannuncia un ricorso al Riesame.

Brillante operazione dei carabinieri della Compagnia di Terracina e della Tenenza di Fondi sul fronte del contrasto allo spaccio di stupefacenti. I militari dell'Arma hanno arrestato Vincenzo Zizzo, 36enne di Lenola già noto alle forze dell'ordine, ritenuto un "grossista" dello spaccio soprattutto sulla piazza di Fondi.

L'uomo aveva occultato in un armadio di un'abitazione attigua alla sua, avvolti da coperte, due panetti di cocaina purissima (con il marchio dello Scorpione) per un totale di 2 chili e 35 grammi oltre a 2 chili e 841 grammi di hascisc e 12,23 grammi di
Shaboo, la pericolosissima droga sintetica. L'uomo aveva anche 305 euro in contanti. I carabinieri sono arrivati ad individuare l'uomo, commerciante di cibo per cani, dopo molti controlli. A scoprire lo stupefacente è stato proprio uno dei cani antidroga dell'unità cinofila di Roma, il pastore belga Balboa.

di: Alessandro Marangon