Una porta divelta, panchine rotte, rifiuti abbandonati, arredi danneggiati dai vandali, il parco dello sport e del divertimento a Latina lido completamente inagibile. Nel 2013, doveva essere una delle opere principali nel piano di rilancio del litorale di Latina, finanziato con una pioggia di fondi europei, invece il Parco Vasco De Gama si è trasformato nel simbolo del fallimento di una rivoluzione rimasta nei sogni degli operatori del lido. E' costato quasi un milione di euro, ma una volta finiti i lavori la struttura è stata dimenticata e ora versa nel degrado, oggetto delle cronache locali ad intermittenza a causa di ladri e vandali. A constatarne lo stato impietoso in cui versa una delle scommesse più ambiziose del progetto Plus è Gianluca Di Cocco, ex assessore al turismo e oggi portavoce comunale di Fratelli d'Italia. «La rivoluzione del Plus, vale a dire Piano Locale Urbano di Sviluppo - dice - un programma di finanziamento varato dalla Regione che aveva l'ambizione di destinare alle città del Lazio le risorse necessarie per riqualificare le periferie, aveva l'ambizione di dotare la Marina di Latina delle opere essenziali, sulle quali fondare in un secondo momento i grandi progetti di rilancio. Mentre alcune opere come la passeggiata del lungomare, tra mille difficoltà, sono state realizzate e vengono utilizzate, il parco adiacente al maxi parcheggio Vasco da Gama si è rivelato un fallimento totale».
Di Cocco parla di pressapochismo e sciatteria dell'attuale politica e si domanda: «Ma i tanto proclamati interventi di gestione, i bandi, la manutenzione virtuosa da adottare con il baratto amministrativo come più volte abbiamo proposto, che fine hanno fatto ? Il bando per l'affidamento del Parco Vasco De Gama è finito nel dimenticatoio come sono finiti nel dimenticatoio a quanto pare anche i bandi per l'affidamento gestione dei parchi Faustinella allo Scalo, e Cottignoli-Petrucci in Q4. In un periodo storico in cui sostenibilità e cura dell'ambiente rientrano sempre più spesso nell'agenda politica dei partiti, analizzare soluzioni per la cura degli spazi verdi diventa quantomeno un discorso attuale. Non è giusto che i cittadini che pagano le tasse abbiano un adeguata manutenzione degli spazi pubblici?».
Fratelli d'Italia parla anche di parchi e giardini e di scuole dove sono presenti giochi rotti e pericolosi, e che gli stessi avrebbe assolutamente bisogno di un intervento da parte di chi di competenza. Il nodo è anche la gestione. «Oggi come oggi l'ipotesi di affidare la gestione di realtà simili a privati, associazioni o cooperative, in maniera da alleggerire la spesa per la cura di aiuole, piante, giardini e attrezzature per grandi e piccini, magari anche realizzando un piccolo chiosco, funziona spesso ottimamente, ma con una clausola imprescindibile: questa opportunità deve essere possibile per tutti. Quest'amministrazione, dopo una serie di scivoloni, faccia una volta un mea culpa, costruisca velocemente dei bandi trasparenti: ci sono decine di associazioni che potrebbero valorizzare i parchi pronte a trovare un meccanismo per partecipare al rilancio degli spazi verde». «L'amministrazione - conclude - così facendo ridurrebbe i costi, mentre il concessionario potrebbe coprire le spese con una piccola attività economica svolta all'interno, e i cittadini avrebbero luoghi da frequentare ordinati e sicuri.