Non ci sono dubbi: la firma sul furto al Bancomat di Borgo Grappa è ad opera di una banda specializzata composta da almeno tre persone che non ha lasciato nulla al caso per entrare in azione all'alba di sabato, sapendo che l'apparecchio era stato ricaricato per il fine settimana. Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Latina sono in ogni direzione e puntano a trovare forti analogie con gli ultimi episodi avvenuti di recente sia in provincia di Latina che in provincia di Roma dove poco tempo fa era stato preso di mira il bancomat di un istituto di credito ad Ardea, in quel caso però il furto era fallito perché il bancomat era vuoto mentre a Latina una banda aveva lasciato il segno invece in questo caso al centro commerciale Le Torri alla Banca Popolare di Novara in viale Nervi.  Gli accertamenti degli uomini dell'Arma sono in ogni direzione e l'analisi punta a cristallizzare il modus operandi.  I ladri hanno saturato l'apparecchio con una miscela di gas e poi hanno provocato l'esplosione. I ladri hanno utilizzato alcune accortezze per non lasciare tracce e che sono al vaglio degli investigatori. La prima: hanno oscurato una telecamera con del nastro adesivo per non essere ripresi e poi hanno di fatto messo fuori uso l'allarme. Sono stati alcuni residenti della zona ad allertare le forze dell'ordine a causa del fortissimo boato che li ha svegliati nel cuore della notte, poco prima delle 4. Proprio questo infatti è un elemento che rinforzerebbe l'ipotesi che si tratta di una banda di professionisti e che ha usato un disturbatore di frequenze. Ma non è tutto, i ladri hanno anche utilizzato dei guanti proprio per non lasciare tracce biologiche ed erano anche incappucciati. A causa del violento scoppio anche l'interno della banca ha subito dei danni. Una volta che hanno messo le mani sul malloppo sono scappati a bordo di una berlina imboccando la Migliara 45 facendo perdere le tracce. La pista investigativa che viene battuta con maggiore convinzione è quella di una banda che ha colpito già ad Ardea e poi a Latina a metà gennaio provocando in due circostanze l'esplosione dello sportello.