A 41 anni anni di distanza dalla strage di via Fani del 16 marzo e dell'uccisione di Aldo Moro (9 maggio), il Rotary Latina San Marco ha organizzato nei giorni scorsi in interclub con il Rotary Aprilia ed il Rotary Latina, una conferenza dal titolo: "I Misteri del caso Moro". A coordinare l'evento il Presidente Fondatore Marco Rustici che ha ricostruito, anche con il supporto di documenti originali dell'epoca, tutti gli aspetti politici, sociali ed economici che contribuirono alla formazione di quel clima che accompagnò tutto il periodo degli anni di piombo. Nel corso dell'incontro sono stati ripercorsi i 55 giorni più drammatici della storia della Repubblica e sono state approfondite poi le tematiche specifiche del sequestro. Inoltre sono state messe in evidenza le risultanze prodotte dalla Seconda Commissione Moro, istituita nel 2014, dove continuano ad esserci diverse zone d'ombra. Nel corso del dibattito è emerso che Aldo Moro, da grande statista quale era, non avrebbe approvato la condotta dei brigatisti, piuttosto avrebbe voluto distruggere e rimuovere le cause che li portavano a fare cose di questo genere, in modo tale che potessero esprimere il loro pensiero, la loro sfiducia e tutto quello che volevano dire con le armi proprie dell'uomo, che non sono quelle che sparano, ma la cultura, l'intelligenza e la coscienza. Il legame di Aldo Moro con il territorio pontino era molto forte. Il Presidente della Dc infatti trascorreva le vacanze insieme a tutta la famiglia a Terracina dove aveva una casa sul Lungomare. Moltissime persone ancora lo ricordano spesso mentre scendeva in spiaggia in giacca e cravatta anche se era piena estate. Ad Aldo Moro è intitolato l'ex piazzale Lido a Terracina. (Nella Foto di Aldo Moro con gli uomini della scorta sul Lungomare di Terracina Archivi Flamigni)
L'evento
Latina, Caso Moro: il Rotary San Marco ricorda la strage di via Fani
Latina - Ripercorsi i 55 giorni più drammatici della storia delle Repubblica anche con documenti originali