Questa mattina la Corte dei Conti, in funzione di Giudice di appello, si pronuncerà definitivamente sulla questione dei rimborsi percepiti dagli ex Consiglieri Regionali Del Balzo, Galetto e Nobili accusati di aver percepito somme di denaro per spese non sostenute o sostenute irregolarmente con fondi regionali vincolati ai sensi della legge regionale e rispettivamente condannati nel giudizio di responsabilità al risarcimento del danno nei confronti della Regione Lazio per 35mila euro, 76 mila euro e 125mila euro.
La vicenda contabile trae la propria genesi dalla vicenda cosiddetta "Fiorito", scandalo che colpì la Regione Lazio qualche tempo fa, in conseguenza della quale la Guardia di Finanza nel corso delle indagini accertò una gestione superficiale dei rimborsi dei Consiglieri Regionali i quali, secondo l'accusa, avrebbero percepito ingenti somme senza neanche produrre la documentazione giustificativa a supporto delle somme percepite.
«Siamo fiduciosi in un completo revirement della sezione di appello dichiara - ha dichiarato l'avvocato Massimo Signore, difensore di Del Balzo Romolo -, anche perché con estrema difficoltà e con un lavoro minuzioso svolto dai nostri consulenti fiscali abbiamo recuperato tutta la documentazione giustificativa delle spese sostenute e rimborsate al Del Balzo, documentazione stranamente non rinvenuta nelle segreterie regionali, avendo, come sempre, fiducia nella Magistratura».
«Speriamo, del resto, che come nel caso speculare che ha interessato e riguardato il Pd, sempre sulla questione dei rimborsi Regione Lazio, anche per gli ex Consiglieri Regionali Del Balzo Galetto e Nobili possano riconoscersi legittime le spese sostenute e rimborsate per una serie di incontri tematici effettuati sul territorio, anche seguiti da buffet o cena, spese già riconosciute legittime del resto da altre sezioni della Corte dei Conti in tutta Italia».