A volte basta semplicemente leggere le carte, controllare i documenti, peraltro facilmente acquisibili ed accessibili - alcuni depositati dallo stesso interessato - per evitare anni di problemi, di pensieri, di accuse che poi cadono nel nulla. Era accusato di falso e truffa aggravata dal ruolo e dagli obblighi di correttezza e senso di legalità che quella divisa che indossa con orgoglio comportano. Ora il castello di accuse rivolte a lui, agente in servizio presso la Polizia stradale di Latina si è letteralmente sbriciolato, imploso tanto da spingere lo stesso Pm Monsurrò a chiedere al giudice Bortone il proscioglimento perché il fatto non costituisce reato. dopo quattro anni dai fatti. Tutto inizia all'alba di un giorno di aprile del 2015 quando l'oggi 52enne informa di non poter prendere servizio perché malato. Informa di trovarsi a Mantova per un raduno di canoa e kayak della Federazione italiana di cui fa parte, la sua passione, e accompagnato dai responsabili della Fic si imbarca a Verona su un volo per Roma. Alle 13 e 30 ritira l'auto e due ore dopo, con la febbre, è a Pontinia dove si fa visitare dal medico - che sarà indagato con lui - e poco prima delle 16 invia il certificato via pec. Il suo Comando però ritiene che lui si trovasse ancora a Mantova, che il certificato redatto dal medico fosse falso e che la retribuzione erogata all'agente fosse quindi del tutto illegittima. Oltre al falso ideologico viene contestato anche il falso in atto pubblico. Ma l'agente in questione, due mesi dopo, si vede contestare una nuova accusa: lui era in servizio nel suo ufficio di Latina: lavora al pc, effettua telefonate, una normale giornata di lavoro. Il giorno dopo (il 20 giugno) deve essere a Sabaudia per un raduno della squadra nazionale di canoa e kayak, tutto regolarmente autorizzato. Ma l'amministrazione della Federazione commette un errore e lo dà presente a Sabaudia il 19. All'agente viene contestata quindi la presenza a Latina, e l'ipotesi che qualcuno possa aver "badgiato" al suo posto per ottenere il pagamento della giornata mentre lui si trovava a Sabaudia.
Il fatto
Latina, indagato per truffa e falso. Poliziotto prosciolto dal giudice
Latina - Accusato di essersi dato malato con certificato falso e la presenza in due Comandi in un giorno: i documenti lo scagionano