E' stato rinviato a giudizio per la violenta rissa scoppiata la sera dell'otto aprile del 2016 in via Marchiafava a Latina nel quartiere Nicolosi, una tra le zone più calde del capoluogo pontino, sia sotto il profilo dello spaccio che di altri reati di natura predatoria. Nei giorni scorsi il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Latina ha accolto in pieno la prospettazione dell'accusa. E' quello che ha deciso il gup nei confronti di un giovane di 26 anni di Latina, accusato di rapina nei confronti di un cittadino straniero, anche lui conosciuto negli archivi delle forze dell'ordine per reati di spaccio e poi perchè ultimamente è stato accoltellato nel quartiere Nicolosi. Le indagini lampo dei carabinieri del Comando provinciale di Latina e del Nucleo Operativo e Radiomobile, avevano permesso di risalire al presunto responsabile. All'arrivo della gazzella, gli uomini dell'Arma avevano trovato due uomini con la testa sanguinante e gli aggressori invece erano scappati. Erano stati alcuni residenti della zona a dare l'allarme al 112 e i carabinieri erano intervenuti e sulla scorta di una serie di testimonianze raccolte erano riusciti a ricostruire i fatti. I due feriti avevano riportato un trauma cranico e diverse ferite al volto per una prognosi di 10 giorni. Nel corso della rissa a quanto pare era stato portato via un telefono cellulare e alcune somme di denaro. A quanto pare l'aggressione era avvenuta anche con un bastone. Adesso nei giorni scorsi il Tribunale di Latina ha disposto il rinvio a giudizio per uno dei presunti responsabili. A quanto pare almeno uno di loro impugnava un bastone che ha utilizzato per aggredire al volto i due tunisini.