I militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Roma hanno sottoposto a sequestro una casa di cura completamente abusiva, creata all'interno di un lussuoso resort ubicato sulle colline dei Castelli Romani, a Grottaferrata.
La struttura eÌ stata scoperta dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Frascati a seguito di attivitaÌ investigative svolte nei confronti della titolare, una 62enne di Velletri.
Le indagini, condotte anche attraverso numerose attivitaÌ di pedinamento, hanno permesso di rilevare come l'indagata fosse solita frequentare una nota e rinomata struttura ricettiva, molto conosciuta nella zona dei Castelli Romani per attivitaÌ di catering e organizzazione di eventi; circostanza questa particolarmente anomala considerato il basso profilo reddituale della donna.
Proprio nel corso di un appostamento, insospettiti dalla presenza di un furgone di onoranze funebri in uscita dal resort, i finanzieri hanno deciso di accedere alla struttura dove, all'interno di piccoli bilocali, sono stati rinvenuti cinque anziani in precarie condizioni igienico-sanitarie noncheÌ la salma di una donna ultranovantenne, per la quale l'indagata non era in grado di esibire neÌ il certificato di morte, neÌ alcun documento identificativo.
Nel corso delle perquisizioni, sono stati inoltre rinvenuti e sequestrati medicinali scaduti, piani terapeutici per la somministrazione dei farmaci, scarse quantitaÌ di cibo, peraltro di pessima qualitaÌ e in parte scaduto, documentazione extra-contabile relativa ai pagamenti delle rette mensili.
Gli immediati accertamenti, esperiti in loco anche attraverso l'interessamento di parenti e amministratori di sostegno, hanno permesso di acclarare che la donna gestiva di fatto una casa di cura totalmente abusiva, senza alcuna autorizzazione o titolo professionale.
All'interno della struttura, come tra l'altro confermato da una collaboratrice dell'indagata, non vi era alcun infermiere od operatore sanitario abilitato, ma era la stessa indagata a provvedere alla somministrazione dei farmaci secondo i piani terapeutici prescritti, presumibilmente, dai medici di famiglia.
L'attivitaÌ, pur generando significativi guadagni - quantificati sulla base delle rette pagate in circa 100mila euro all'anno - eÌ risultata completamente sconosciuta al Fisco in quanto la signora veliterna dal 2013 non ha piuÌ presentato alcuna dichiarazione fiscale.
Due degli anziani "ospiti" sono stati affidati alle cure dei parenti, mentre per tre di loro, in piuÌ precarie condizioni di salute, si eÌ reso necessario il ricovero in strutture ospedaliere attraverso il servizio 118. Inoltre, attesa l'impossibilitaÌ da parte del personale sanitario intervenuto di constatare l'avvenuta morte dell'ultranovantenne per cause naturali, su disposizione dell'autorità giudiziaria la salma eÌ stata affidata all'ospedale di Tor Vergata per l'esecuzione dell'esame autoptico.
La sessantaduenne eÌ, allo stato, indagata per omicidio colposo, maltrattamenti e violazioni al testo unico sulle leggi sanitarie.
Sono inoltre in corso ulteriori accertamenti per verificare eventuali responsabilitaÌ in capo al titolare della struttura alberghiera e all'amministratore di sostegno di alcuni anziani in relazione al proprio operato.