Si chiama Enea Targa, pesa 3 chili e 200 grammi ed è alto 50 centimetri. Sulla carta di identità avrà scritto "nato il 25 marzo a Terracina" e sarà uno dei pochi. Sì, perché a Terracina non si nasce più da tanto e Enea è stato dato alla luce a casa sua. Era mezzanotte e venti quando Manuela Ambrosetti, che vive col marito Francesco Targa e gli altri due figli, Geremia ed Elia, di 5 e 6 anni nel quartiere Capanne, ha partorito con l'aiuto di un'ostetrica. Una famiglia molto conosciuta in città. I Targa, ci dice papà Francesco al telefono, sono terracinesi doc. Quindi, nascere a Terracina e non in un ospedale fuori città è motivo di grande orgoglio. E tanta gioia. «Se avessi guadagnato per ogni messaggio o telefonata di auguri che mi sono arrivati, sarei diventato ricco», scherza Francesco, che è padre per la terza volta ma ancora emozionato. In realtà il piccolo Enea non è il solo della famiglia ad essere nato in casa. «Anche Geremia nel 2014, è nato tra le mura domestiche», racconta il neo papà, che con mamma Manuela si affida sempre all'ostetrica di fiducia. Stanno tutti bene, comunque. Le visite del medico e del pediatra lo hanno confermato. Ora un po' di riposo per mamma e tante poppate per Enea. Che viene alla luce in un quartiere tra i più popolosi della città e anche il più multiculturale, dove ormai abitano tante famiglie di origine indiana. È forse uno dei quartieri in cui si nasce di più. Il signor Targa, a Terracina da generazioni, ha assistito alla trasformazione della zona e qui ha deciso di rimanere. «Sono persone per bene, educate, pacifiche. Stiamo bene qui». L'augurio alla famiglia Targa, anche dalla redazione di Latina Oggi. Con un particolare ringraziamento, per la novella, al signor Romano D'Auria, commerciante storico di Terracina. Che nell'inviare le sue congratulazioni, ci ha messo a conoscenza del lieto evento.