C'è il rischio che vengano «lesi i diritti dei cittadini nel caso in cui i beni della società Terme di Fogliano siano messi in vendita». Con questa motivazione i due soci pubblici della società fallita hanno chiesto e ottenuto che il contraddittorio del procedimento di revoca del fallimento di Terme spa sia integrato con la presenza di un rappresentante della società, quindi dell'ultimo disponibile, ossia il liquidatore Salvatore D'Amico. Anche ciò che resta di quella spa dovrà dunque occuparsi delle sorti dei terreni, unico patrimonio della società. E propio i terreni sono il nocciolo di un'altra questione emersa nell'udienza di giovedì davanti alla Corte d'Appello di Roma; si tratta della posizione del curatore Maria Cristina Ciampi. Secondo il principale ricorrente, ossia il Comune di Latina, socio di maggioranza assoluta della spa fallita, e ad adiuvandum della Provincia, l'altro socio pubblico, la Ciampi in quanto curatore ha un conflitto d'interesse palese e derivante dal fatto che la stessa ha anche stimato il valore degli immobili. Maria Cristina Ciampi fu chiamata dal giudice delegato Linda Vaccarella ad effettuare una consulenza sui terreni di proprietà di Terme di Fogliano spa e la perizia li definì «seminativi» attribuendo un prezzo di 6,5 euro a metro quadrato. Ciò ha fatto crollare il valore del patrimonio immobiliare, che è diventato troppo basso per sostenere il debito. Fu dunque inevitabile dichiarare il fallimento, a seguito del quale la stessa consulente è diventata curatore. Per il Comune di Latina, rappresentato dall'avvocato Cinzia Mentullo, quella consulenza va perlomeno rifatta ma adesso, davanti alla Corte d'Appello deve da un lato difendere la consulenza e dall'altro rappresentare gli interessi della Terme spa. Di qui la contestazione da parte dei soci (Comune e Provincia) della condizione di un soggetto con interessi confliggenti. Anche Condotte spa, il creditore principale si è costituito nel procedimento il giorno prima dell'ultima udienza e ciò potrebbe inficiarne la posizione processuale. Si aspetta invece l'eventuale costituzione del liquidatore D'Amico che potrà avvenire entro novembre prossimo quando si terrà la prossima udienza. A latere del procedimento civile con cui il Comune cerca di ottenere la revoca della sentenza di fallimento va comunque avanti la verifica su eventuali responsabilità penali. La sentenza è stata infatti inviata alla Procura e la Guardia di Finanza ha già acquisito una serie di atti presso l'ufficio partecipate dell'ente.
Il fatto
Terme di Fogliano, il nodo terreni. Il Comune vuole certezze
Latina - Nell’ultima udienza il Comune ha sollevato eccezioni sulla posizione del curatore che ha anche stimato i terreni