Le risultanze analitiche sulle piante hanno confermato quanto sostenuto dall'arrestato: si tratta di marijuana light, un particolare tipo di canapa che di recente l'ordinamento italiano ha iniziato a regolare e a rendere legale in quanto contenente una concentrazione di Thc - il principio attivo che provoca gli effetti stupefacenti - bassissima, inferiore allo 0,2%.
Ha 40 anni l'uomo che a metà della scorsa settimana era finito in manette dopo una perquisizione effettuata presso il suo domicilio dai militari dell'Arma del Comando Stazione di Cisterna. In casa infatti, aveva allestito una serra in cui vennero trovate oltre 50 piante di marijuana. Non potendo sapere senza un esame specifico se quella marijuana fosse o meno canapa legale, i carabinieri hanno agito secondo le norme: la piantagione è stata posta sotto sequestro così come il materiale e gli strumenti usati per realizzare la serra - dalle lampade ai concimi, dai ventilatori ai fertilizzanti - e l'uomo è stato tratto in arresto con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Il quantitativo della marijuana infatti, si aggira intorno ai 25 chili che di per sé impediscono di ipotizzare un uso personale. Al momento del blitz l'uomo ha riferito di aver acquistato i semi che aveva piantato attraverso canali regolari in quanto si trattava della così detta cannabis light, ma i militari hanno dovuto seguire le norme. Nelle scorse ore sono finalmente giunti gli esiti delle analisi richieste dalla difesa dell'arrestato affidata all'avvocato Flaviana Coladarci e naturalmente concesse dal Gip.
Come aveva sostenuto il 40enne, il principio attivo è risultato essere sotto la soglia indicata dalla legge. Per questo motivo il giudice ha disposto l'immediata scarcerazione. Dopo quasi una settimana quindi, l'uomo da ieri è tornato presso la sua abitazione e potrà rientrare in possesso delle piante poste sotto sequestro.