In secondo grado, davanti ai giudici della Corte d'Appello a Roma, la condanna è stata lievemente ridotta. Dai cinque anni di reclusione a pene invece che oscillano tra i quattro anni e i due anni e otto mesi. I giudici quando hanno emesso la sentenza hanno isolato anche i profili degli imputati, accusati del furto aggravato nell'abitazione di via Palermo a Latina, in casa dell'avvocato Palumbo. Quel pomeriggio, era il 15 ottobre del 2017,  uno dei componenti della banda, Domenico Mimmo Bardi, fu ucciso a colpi di pistola dal figlio del proprietario di casa. I quattro imputati che erano stati arrestati al termine di una indagine della Squadra Mobile, dovevano rispondere dell'accusa di furto aggravato e dopo che erano stati condannati a cinque anni di reclusione dal giudice del Tribunale di Latina Giuseppe Cario, una volta che erano state depositate le motivazioni, le difese avevano impugnato la sentenza presentando ricorso in Corte d'Appello.  A fronte di una condanna di cinque anni di reclusione per tutti gli imputati, (tranne che per Bellobuono), nel corso del processo che si è svolto a Roma, sono arrivate le condanne a quattro anni per  Salvatore Quindici e poi Giuseppe Rizzo. Ridotta la pena anche per Maria Rosaria Autore e Antonio Bellobuono che sono stati condannati a due anni e otto mesi di reclusione. Gli imputati sono tutti residenti a Napoli.  Quello che si è celebrato a Roma è il processo relativo al singolo episodio di via Palermo, gli imputati sono stati coinvolti invece in un'altra inchiesta denominata San Valentino, condotta sempre dalla Squadra Mobile e dal pm Simona Gentile e dove è stata contestata l'associazione per delinquere finalizzata ai furti.