Una città divisa in due, così come lo sarà anche l'Italia.  Domenica 5 maggio per consentire le operazioni di rimozione e brillamento dell'ordigno bellico rinvenuto durante gli scavi in un cantiere di Rio Fresco, oltre all'evacuazione di 16mila persone, ci sarà anche la chiusura della Flacca (oltre all'Appia), l'interruzione del traffico ferroviario ed i collegamenti marittimi per le isole. Sono gli ulteriori dettagli forniti ieri mattina dal sindaco di Formia, Paola Villa, in conferenza stampa organizzata, appunto, per informare i cittadini su quella che è ormai un'emergenza. Innanzitutto le rassicurazioni. «L'area è stata messa in sicurezza e l'ordigno viene monitorato anche due o tre volte al giorno dalle forze dell'ordine in collaborazione con la Polizia locale». Data e modalità dell'intervento è stato deciso durante il vertice in Prefettura dopo la relazione degli artificieri. Dunque dovranno lasciare le proprie case tutti coloro che vivono nel raggio di 1.800 metri dal luogo di ritrovamento della bomba, compreso l'ospedale Dono Svizzero e la clinica Sorriso sul mare. «Voglio precisare al riguardo che l'emergenza è temporanea, finite le operazioni tutto rientrerà nella regolarità. E' una questione di sicurezza e di protocolli nazionali da seguire. Saranno organizzati presidi che sostituiranno il Dono Svizzero», ha aggiunto il sindaco, che ha poi lanciato un appello ai cittadini affinchè segnalino la presenza di coloro che hanno problemi di deambulazione.

Sarà fatta una ricognizione capillare con conseguente informazione sulle case e vie da evacuare perchè «dobbiamo fare in modo che gli artificieri possano intervenire. Fino a quando una sola persona (compresi i volontari della Protezione civile) saranno nella zona rossa, loro in entreranno in azione». Da qui l'appello al buon senso dei cittadini. L'intervento degli artificieri dovrebbe durare circa tre o quattro ore. Entro le 10 del mattino la zona rossa dovrebbe essere libera. In questa area sarà interrotta anche la corrente elettrica ed il gas per 9.356 utenze. «Sarebbe opportuno che prima di lasciare le proprie abitazioni, tutti i cittadini, provvedano a chiudere il gas». Sono previsti ben 26 varchi e cancelli che saranno presidiati dalle forze dell'ordine per prevenire fenomeni di sciacallaggio. Così come divieti di sosta perchè gli unici che potranno entrare nella zona rossa saranno gli artificieri. Sarà allestito il Coc, centro operativo comunale e saranno predisposti due centri per l'accoglienza, una a nord e l'altro a sud della città, visto che il centro sarà off limits e non sarà possibile passare da una parte all'altra. Da qui l'invito del sindaco ad approfittare dei due lungomari che non rientrano nella zona rossa. Sarà compito della Prefettura informare gli automobilisti della chiusura della Flacca, mentre per quanto riguarda i collegamenti marittimi si sta programmando una corsa in partenza ed una in arrivo al mattino presto ed una in serata.

Sono giorni di duro lavoro al Comune di Formia che sta mettendo a disposizione numeri di telefono, indirizzi email per informare sull'emergenza bomba. «Comunque non siamo l'unico comune ad affrontare una situazione simile. A Battipaglia hanno fatto evacuare 38mila persone. Anche noi redigeremo una relazione che potrebbe fornire dati necessari in futuro. Lo stesso lavoro che stiamo svolgendo per aggiornare la mappatura delle vie interessate, sarà un lavoro che rimarrà per sempre».