Non si spegne l'eco della morte di Antonio Bertoni, il bambino di 11 anni morto a Roma a causa di uno choc anafilattico in base a quanto ipotizzato. Il piccolo che aveva vissuto a Latina nella zona di Borgo Sabotino, si era poi trasferito nella capitale. Giovedì mattina mentre era in auto con la mamma e la zia per andare al Bambin Gesù per una visita, il piccolo è deceduto. «Ciao Antonio, porta sempre con te la tua felicità», hanno scritto i compagni di classe dell'Istituto comprensivo Tullia Zevi a Casal Palocco frequentata da Antonio. Intanto sarà eseguita quasi di sicuro lunedì l'autopsia sul corpicino del bambino. Una crisi respiratoria da cui non si è più ripreso, sembra essere questa una delle cause del decesso nonostante il pronto intervento di due ambulanze e un'auto medica, arrivate in sei minuti e che hanno tentato di rianimarlo con un massaggio cardiaco e un defribillatore. Sempre secondo quanto è emerso nella ricostruzione della Procura, la crisi respiratoria sarebbe stata molto violenta. La Procura di Roma indaga per il reato di omicidio colposo, un atto dovuto come è sempre previsto in questi casi, ed è contro ignoti in attesa che arrivi una relazione da parte dei vigili urbani che hanno smentito che il decesso di Antonio sia collegato al traffico e che i soccorsi sono stati tempestivi. Resta da capire cosa sia avvenuto l'altra mattina in auto e l'origine in particolare della crisi respiratoria, tra le ipotesi quella di un broncospasmo del quale il bambino soffriva. Intanto saranno acquisite anche le cartelle cliniche del Bambin Gesù dove Antonio era in cura.
Il fatto
Latina, morte del bambino in auto: accertamenti sulle cartelle cliniche
Latina - Non si spegne l'eco della scomparsa dell'undicenne che aveva vissuto a Sabotino