Una commissione speciale d'inchiesta per fare chiarezza sull'affidamento degli incarichi legali e su tutto ciò che ruota attorno all'albo comunale degli avvocati.

È questa la richiesta formulata dall'avvocato Francesco Falco, che già lo scorso 25 marzo aveva fatto pervenire in Comune una diffida stragiudiziale volta ad accertare i requisiti di iscrizione in capo agli avvocati e di rivedere l'elenco di coloro che fanno parte dell'albo, «anche alla luce di eventuali violazioni del disciplinare e delle eventuali responsabilità professionali ipoteticamente commesse da alcuno degli avvocati che hanno ricevuto incarichi e, conseguentemente, a ottemperare, nell'eventualità di comprovate inadempienze, alle sanzioni previste dal disciplinare», oltre ai provvedimenti previsti dalla legge.

Il legale pometino, questa volta, ha chiesto al sindaco Adriano Zuccalà, agli assessori, al segretario generale Nadia Iannotta, al presidente della commissione Trasparenza Omero Schiumarini, al dirigente dell'area Finanziaria Giovanni Ugoccioni e al presidente della massima assise civica Stefania Padula, di istituire una commissione speciale ai sensi dell'articolo 33 dello Statuto comunale.

In sostanza, l'avvocato ritiene che la commissione d'inchiesta dovrebbe fare luce su quanto già esposto con la diffida del 25 marzo, ma dovrebbe anche accertare se gli incarichi di consulenza legale siano stati affidati «alla stregua delle previsioni normative richiamate dalla Corte dei Conti». «In caso contrario - scrive Falco - l'affidamento sarebbe considerato illegittimo e pregiudizievole per l'erario». In più, la stessa commissione dovrebbe verificare se gli incarichi legali affidati dal 2013 a oggi abbiano risposto ai principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, tutela dell'ambiente ed efficenza energetica». «Il che - aggiunge Falco - esclude il ricorso alla mera scelta discrezionale ancorata al solo rapporto fiduciario».

Non è finita qui. «È di tutta evidenza - argomenta l'avvocato nella nota inviata per conoscenza anche alla Procura della Repubblica di Velletri, all'Ordine degli Avvocati di Velletri e al presidente dell'associazione "Civitas Juris", l'avvocato Gemma Forte - che la constatazione di violazioni o di elusioni delle garanzie dell'ordinamento giuridico poste a presidio dell'interesse pubblico prescritte dalla legge per l'individuazione del contraente privato più affidabile, possa comportare, oltre alla lesione della tutela della concorrenza, anche la nullità del contratto di affidamento dell'incarico e, conseguentemente, rendere non dovuti i compensi erogati dal Comune».