Avrà due genitori, due mamme. Lo ha deciso il Tribunale per i Minori di Roma con una sentenza emessa nelle scorse settimane dai giudici Donatella Formisano, Elisabetta Rispoli, Silvia Chieco e Luca Traverso, che hanno sciolto la riserva sul ricorso presentato da una donna di Latina convivente di un'altra donna, quest'ultima madre della piccola nata da una relazione con un uomo alcuni anni fa.
Il Tribunale ha accolto la richiesta, consentendo alla piccina anche di avere un doppio cognome oltre che due mamme. Nel corso del processo è emerso che la donna che ha presentato ricorso convive con la compagna da oltre quattro anni e che la struttura familiare, oltre ad essere molto stabile è anche armoniosa, come è emerso dagli accertamenti predisposti dal giudice. Il clima a casa è sereno e tranquillo e soprattutto unito ed entrambe le donne ritengono che sia prioritario l'interesse della minore. La piccola - sempre secondo i magistrati che hanno emesso questa decisione - è sembrata serena e legata oltre che alla madre anche alla compagna della madre e le chiama entrambe mamma. In questo caso - hanno messo in rilievo i giudici del Tribunale per i Minori - la piccina convive dalla nascita con la ricorrente e la compagna madre biologica. «Il legame con le due donne è inscindibile a prescindere - è il ragionamento che hanno fatto i magistrati da qualsiasi classificazione giuridica - nulla di diverso rispetto a un vincolo genitoriale.
Sia gli assistenti sociali che la psicologa hanno riportato delle valutazioni molto positive sullo stato di salute sia fisica che psicologica della piccola, inoltre oltre ad essere molto legata alle due donne, anche la presenza costante dei familiari delle due madri, non risulta isolata e pregiudicata a livello emotivo.