Il rapporto tra la classe politica che governa la città e la Polizia Locale purtroppo non è stato mai idilliaco, ma non per colpa degli agenti. I Consiglieri di maggioranza continuano a trattare con sufficienza i problemi che impediscono al Corpo di lavorare con efficienza, senza rendersi conto che il potenziamento della Polizia Locale non solo potrebbe rappresentare un investimento in termini di sicurezza, ma potrebbe aiutare il Comune a individuare nuove risorse economiche attraverso le sanzioni amministrative.
L'ultimo schiaffo agli agenti "comunali" è arrivato un paio di settimane fa, quando l'ente ha bocciato la proposta di dotare la Polizia Locale dei taser, la pistola elettrica che la Polizia di Stato si appresta ad adottare dopo un periodo di sperimentazione. I Corpo municipale aveva puntato su quel tipo di strumento perché consentirebbe agli agenti di affrontare in maniera idonea gli interventi più difficili di ordine pubblico, visto lo scarso successo dello spray al peperoncino, poco impiegato anche dalle altre forze dell'ordine. Il taser potrebbe consentire agli agenti di gestire situazioni difficili come l'immobilizzazione di persone agitate, magari durante l'esecuzione dei Tso, il trattamento sanitario obbligatorio applicato in caso di motivata necessità e urgenza clinica, conseguente al rifiuto al trattamento del soggetto che soffra di una grave patologia psichiatrica non altrimenti gestibile, compito che spetta proprio alla Polizia Locale.