Ha sollevato per un braccio una bambina e dopo che la piccola ha iniziato a piangere le ha preso la mano portandola alla bocca per non farla gridare e intimandole di stare in silenzio, muta. E' contestato anche questo dalla Procura e dal magistrato inquirente Antonio Sgarella, nel provvedimento di sospensione all'indirizzo della maestra di 63 anni che deve rispondere dell'accusa di maltrattamenti. Sono otto i bambini coinvolti ma i carabinieri hanno annotato che sono stati registrati dalle telecamere altri strattonamenti e sono state riprese anche delle percosse sulla mano e sulla testa di alcuni alunni che non sono stati identificati. La conseguenza di quella condotta è stata una: i bimbi restavano seduti oppure erano costretti a tenera la testa sul banco. I fatti contestati sono avvenuti ad aprile e hanno permesso al gip di tratteggiare un quadro indiziario molto lineare per quello che accadeva nell'aula della scuola materna Sibilla Alberamo di via degli Aurunci. Uno degli ultimi episodi risale a ridosso delle feste di Pasqua quando un bambino viene chiamato dalla maestra per recitare la poesia di Pasqua ma non riuscendo a dire in modo corretto proprio la parola Pasqua si gira a quanto pare intimorito verso un'altra maestra anche lei in aula, quasi per cercare conforto e sostegno ma C.P. - secondo quanto hanno ricostruito i carabinieri - lo colpisce con uno schiaffetto girandogli la faccia verso di lei. Che succede? Il bimbo cerca di farsi notare ancora dall'altra maestra ma viene colpito con un piccolo schiaffetto sulla guancia sempre dall'indagata. Anche questo è un ulteriore tassello che ha spinto poi gli inquirenti a definire come clima di terrore quello che si respirava nella classe.
Il retroscena
Latina, lo schiaffetto al bambino mentre recita la poesia
Latina - Il piccolo non riusciva a pronunciare la parola Pasqua