Nella sola città di Formia, sono state presentate ben 15 domande di demolizione delle imbarcazioni da parte degli operatori della pesca professionale. Questo significa che 15 famiglie hanno deciso di non proseguire più l'attività, interrompendo quella che è stata la fonte di mantenimento del nucleo familiare, ma anche una tradizione. Eppure la pesca è stato uno dei settori su cui ha poggiato l'economia formiana. Per questo gli operatori della piccola pesca sono pronti a lanciare un appello all'amministrazione. A farsi portavoce delle loro esigenze è Erminio Di Nora della Fondazione Angelo Vassallo, nonchè esperto del settore, che ha inviato una lettera al sindaco, chiedendo sia alcuni chiarimenti su diversi progetti che potrebbero rilanciare la pesca, ma soprattutto sollecitando un confronto per poter discutere insieme di questi. E veniamo alle richieste. «La condizione della piccola pesca di Formia è difficile - si legge nella missiva - . I bandi del Flag avrebbero potuto e potrebbero sostenere in particolare i servizi e migliorare le condizioni sociali presso il porticciolo la Quercia. Inutile chiedermi perchè non sono i pescatori a fare le richieste perchè risponderei come ho già fatto: se progetto, richiesta e lavori vengono fatti dal Comune il contributo a Fondo perduto può raggiungere il 90% o il 100% . E' successo in passato con la richiesta avanzata dal sindaco Miele e può ripetersi oggi: è una questione di organizzazione e di volontà».