E' finita qui con un proscioglimento per alcuni degli imputati del Movimento dei Forconi coinvolti in una inchiesta portata a termine dalla Digos di Latina. In quattro rischiavano di finire sotto processo ed erano accusati di associazione per delinquere ma anche di altri reati. Se il pubblico ministero Valerio De Luca titolare del fascicolo, nel corso dell'udienza preliminare aveva chiesto per tutti il rinvio a giudizio, alla fine il giudice per l'udienza preliminare Mario La Rosa ha accolto la prospettazione delle difese disponendo il proscioglimento. Tra i reati ipotizzati dalla Procura c'era anche la violenza privata nei confronti di alcuni parlamentari e inoltre era stata ipotizzata anche la resistenza a pubblico ufficiale. Tra le altre ipotesi di reato anche l'istigazione ai fatti di violenza tramite i messaggi lanciati sui social network.
Sono usciti definitivamente di scena gli imputati che sono residenti tra la Lombardia e il Veneto e il cui nome era finito su un fascicolo in Procura. L'inchiesta che aveva avuto molto risalto anche a livello nazionale era stata portata a termine dagli investigatori coordinati dal dirigente Walter Dian e gli accertamenti erano scattati nel 2017 con una serie di perquisizioni, la polizia aveva sequestrato nelle pieghe dell'indagine dei documenti che invitavano ad arrestare i parlamentari e il Capo dello Stato oltre al Presidente del Consiglio dei Ministri.  Nel corso dell'operazione erano stati sequestrati anche computer, pendrive e documenti cartacei.