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Il verdetto

Confermato l'ergastolo per Cesare Battisti. La sentenza della Corte d'Assise

L'arresto dopo 37 anni di latitanza era scattato lo scorso gennaio

Confermato l'ergastolo per Cesare Battisti. La sentenza della Corte d'Assise

Ergastolo confermato per Cesare Battisti. E' quello che ha deciso la Corte d'Assise di Milano. E' stata messa la parola fine alla vicenda giudiziaria per i quattro omicidi commessi dall'uomo, originario di Sermoneta e arrestato lo scorso gennaio in Bolivia a Santa Cruz dove si nascondeva. Gli omicidi erano stati commessi alla fine degli anni '70 e per Battisti erano scattate le manette dopo 37 anni di latitanza. I magistrati inoltre hanno respinto la richiesta della difesa di Battisti, l'avvocato Davide Steccanella, di commutare la pena del carcere a vita in 30 anni, che al netto del "presofferto", ammonterebbe a 20 anni, 7 mesi e 24 giorni. Il legale aveva inoltre chiesto che venisse «applicata la legge» e il rispetto l'accordo di estradizione in vigore tra Italia e Brasile. Secondo quanto sostenuto dal procuratore generale Antonio Lamanna l'accordo non è valido. Il legale di Battisti inoltre aveva dedicato un passaggio del suo intervento anche a quanto dichiarato dal vicepremier e Ministro dell'Interno Matteo Salvini, che aveva così espresso soddisfazione per la cattura di Battisti: "Il mio impegno - aveva detto Salvini- è che questo maledetto delinquente sconti la sua pena. Ovviamente dovrà marcire in galera fino all'ultimo dei suoi giorni". Steccanella aveva replicato così: "L'Italia, grazie al cielo, non è un paese dove i detenuti marciscono in galera a vita. Marcire in galera sarebbe contro la legge".

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