Non bastavano i danni causati dalla grandinata, gli agricoltori del territorio da diverso tempo sono costretti a fare i conti con i danni provocati dai continui raid di gasolio. Un reato non nuovo e che sta dilagando sempre più sul territorio di Cisterna, comune a vocazione agricola con questo settore come motore trainante dell'economia locale. Già questo fa capire l'enorme mole di carburante che viene usato quotidianamente dagli agricoltori sui loro campi. Ma appena cala il buio, iniziano i raid. L'ultimo in ordine di tempo è accaduto presso l'azienda agricola di Stefano Giammatteo, presidente dell'Aspal Lazio. Qui i ladri hanno fatto un buco nel capannone e portato via tutto il carburante presente, circa 30 litri. Un bottino fortunatamente misero ma che poteva essere di ben altra entità se fatto qualche ora prima. L'imprenditore e massimo rappresentante regionale Aspal Giammatteo ha lanciato l'allarme, facendosi portavoce degli altri agricoltori già vittime di furto di gasolio:
«Purtroppo questo è un fenomeno sempre più dilagante che ci sta danneggiando e non poco. Quando subiamo questo tipo di furti oltre al danno c'è anche la beffa di ricomprare il carburante altrimenti non possiamo lavorare. Un problema che si aggiunge anche ai recenti eventi climatici».
L'azienda agricola si trova alle porte della zona industriale di Cisterna. Un'area più volte finita all'attenzione delle cronache locali proprio per il furto di gasolio. Tempo fa fu scoperto in un vecchio capannone oggi demolito, un vero e proprio centro di lavorazione dei ladri con ghirbe, serbatoi e quant'altro. E più volte sia i carabinieri che la polizia hanno colto in flagrante i ladri di carburante, spesso durante il prelievo dai serbatoio dei camion in sosta.