Indagato per omicidio colposo plurimo l'uomo di Viterbo che era alla guida dell'Audi A5 coinvolta nell'incidente di venerdì scorso che si è verificato tra Prossedi e Pisterzo e in cui hanno perso la vita madre e figlia, Estella e Camilla Aversa, che vivevano a Palestrina. Il pm è la dottoressa Taglione presso la Procura della Repubblica di Latina e sono stati nominati quali difensori di fiducia Angelo Pincivero del foro di Latina e Giampiero Vellucci del foro di Frosinone.

Intanto continuano le indagini per stabilire le cause del tragico incidente in cui sono rimaste ferite altre due persone. Gli inquirenti stanno cercando di capire cosa sia accaduto sulla provinciale Guglietta Vallefratta, anche acquisendo le conversazioni dei telefonini.

Il frontale tra la Nissan Qashqai su cui viaggiavano le due vittime di 47 e 18 anni, insieme a un'amica di Camilla ricoverata all'Umberto I di Roma e l'Audi A5 è avvenuto al chilometro 3,150 di una strada stretta e tortuosa, ma che proprio in quel punto ha uno dei pochi rettilinei. I segni di frenata mostrano che tutto è avvenuto all'improvviso, senza che i conducenti potessero fare nulla per evitare il terrificante schianto.

L'analisi accurata dei tabulati e delle celle agganciate, ma anche quella tecnica delle funzioni azionate nel momento dell'impatto, potrebbe fornire una concausa della tragedia. Il conducente dell'Audi, come detto, che si trovava nell'agro pontino per ragioni di servizio, è indagato per omicidio colposo plurimo.

Si celebrano oggi nella Collegiata San Giovanni Battista di Ceccano, dalle 16, i funerali di Estella e Camilla Aversa, madre e figlia morte nel tragico incidente d'auto di venerdì scorso a Pisterzo. Prima di essere portate a Ceccano, le due salme verranno esposte all'ospedale Goretti di Latina dalle 9 alle 12.30. Intanto continuano le indagini per stabilire le cause di quella tragica collisione che è loro costata la vita oltre al ferimento di altre due persone.
Gli inquirenti sperano di trarre aiuto per chiarire la dinamica di quanto accaduto sulla strada provinciale Guglietta Vallefratta anche dall'analisi dei telefonini. La botta, quasi perfettamente frontale tra la Nissan Qashqai su cui viaggiavano le due donne, 47 e 18 anni, insieme ad una terza persona, un'amica di Camilla, ricoverata all'Umberto I di Roma, ospedale in cui è stata trasportata in eliambulanza e l'Audi A5 guidata da un medico militare di Villa Santo Stefano, di 67 anni di età, è avvenuto al chilometro 3,150 di una strada stretta e tortuosa, ma che proprio in quel punto ha uno dei pochi rettilinei. I segni di frenata mostrano che tutto è avvenuto all'improvviso, senza che i rispettivi conducenti, a quel punto, potessero fare nulla per evitare il terrificante schianto.

di: Luca Morazzano