Una lunga e articolata deposizione, iniziata oggi alle 13 e finita nel pomeriggio, poco prima delle 18 durante la quale ha ricostruito tutto: dall'inizio della sua esperienza in Italia quando è arrivato a Crotone da clandestino, a quando ha trovato lavoro in un ristorante a Roma e poi in una frutteria e in un lavaggio, fino alla conoscenza con Loide Del Prete, ex fidanzata, imputata anche lei nel processo per l'omicidio di Gloria Pompili, uccisa nell'agosto del 2017 in auto. Davanti ai giudici della Corte d'Assise di Latina presieduta dal giudice Gian Luca Soana, Salem Saad Mohamed Elesh, imputato per omicidio volontario, ha ripercorso quello che è avvenuto a partire da quando ha conosciuto Loide, un giorno sul Lungomare a Ostia durante una passeggiata. E' stato uno sguardo che ha fatto scattare tutto portando allo scambio dei numeri di telefono. Salem la cui deposizione è stata molto circostanziata, si è presentato curato nell'aspetto: camicia bianca, neanche un filo di barba, capelli pettinati e aria sicura e anche convincente. Non ha mai tradito particolari emozioni se non quando ha ricordato l'omicidio di Gloria Pompili avvenuto mentre era in auto sulla Bmw. Salem ha accusato Loide. "Le diceva "Muori, muori putt...a, io invece quando ho visto che Gloria era pallida ho cercato di farle un massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca". L'imputato ha spiegato anche che in alcune occasioni ha picchiato Gloria ma perché si sentiva manovrato da Loide. "Sì una volta l'ho fatto con il frustino". E poi ha aggiunto di non aver mai aggredito i figli della donna. "Mi chiamavano papà", ha spiegato a testimonianza del rapporto che aveva con loro. L'imputato ha ricordato anche quando ha scoperto che Gloria si prostituiva. "Me lo ha detto Loide al telefono spiegandomi che aveva trovato lei un lavoro a Gloria". Prima del suo esame in aula è stato il turno proprio di Loide Del Prete che invece ha accusato il suo ex fidanzato con cui ha una differenza di età di 15 anni e ha detto che è stato lui ad alzare le mani a Gloria in auto e ad aggredirla con ferocia. "Sentivo il rumore delle ossa". Una versione opposta a quella di Salem che invece ha parlato di un bastone usato da Loide e che è stato buttato quando quella sera arrivarono i carabinieri. Il processo alla fine è stato rinviato al prossimo 9 luglio. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Rocco Marsiglia, Giuseppe Cosimato e Antonio Ceccani, mentre la parte civile è rappresentata dall'avvocato Tony Ceccarelli
L'omicidio
Processo per l'omicidio di Gloria Pompili: parla per oltre quattro ore Salem
Latina - L'imputato ha ricostruito i fatti accusando la sua ex Loide Del Prete anche lei imputata