Un consigliere comunale ha depositato documentazione illegittima e inutilizzabile al fine di concorrere alla graduatoria per il personale amministrativo degli istituti scolastici. La storia è venuta fuori qualche giorno fa nel corso del riscontro fatto da uno dei dirigenti che contesta praticamente tutti i titoli contenuti nel fascicolo e che avevano consentito, in via provvisoria al politico di piazzarsi nelle fasce più alte della graduatoria. Nello specifico, secondo gli atti depositati, i titoli di servizio dichiarati sia per la graduatoria in fase di compilazione che per quella precedente non sono utili ai fini della valutazione del punteggio perché il periodo di lavoro attestato è avvenuto in strutture scolastiche private e in condizioni contrattuali che non sono equiparabili al contratto nazionale di categoria del personale della scuola in servizio per il Ministero dell'Istruzione. Il consigliere avrebbe fornito anche per la precedente graduatoria documenti che già allora furono oggetto di una valutazione erronea, la quale consentì di attribuire un punteggio più alto di quello realmente dovuto. Qual è la conseguenza? Intanto questo candidato ha superato in graduatoria altri aspiranti allo stesso posto di lavoro presso le scuole in base a documenti legittimi e senza alcun escamotage.