In preda a un raptus incontrollabile ha afferrato un martello e ha ucciso la moglie con un unico colpo alla nuca, al culmine dell'ennesima lite, l'ultimo atto di un'escalation di violenze che aveva costellato la fine del loro matrimonio e tormentava la difficile separazione avviata da qualche mese. A trovare ieri mattina il corpo senza vita di Elisa Ciotti, casalinga di 35 anni, è stata la figlia di 10 anni, testimone forse inconsapevole di un delitto che probabilmente ha vissuto come una delle tante discussioni animate. L'omicida è Fabio Trabacchin, autotrasportatore coetaneo della vittima, bloccato dai carabinieri quando è tornato sul luogo della tragedia dov'è si è presentato a distanza di oltre due ore dopo avere vagato in stato confusionale senza una meta.

Le liti continue 

Quelle grida nel cuore della notte non sono passate inosservate. Pochi istanti prima che il silenzio avvolgesse di nuovo via Palmarola, poco dopo le 4, un vicino ha sentito delle urla e poi un rumore forte, «come se qualcuno stesse spostando un mobile». C'è chi ha pensato che si trattasse di un furto, altri invece hanno capito che al civico 16 si stava di nuovo litigando. Un fatto a quanto pare non nuovo ad ascoltare quelle poche persone che hanno voglia di parlare.
Siamo in una piccola via del quartiere di San Valentino, un blocco di ville a schiera, l'una attaccata all'altra. Quanto basta per sapere tutto di tutti. E allora ricostruendo il puzzle delle testimonianze, raccogliendo le poche parole di chi ha avuto la forza di parlare in via Palmarola ecco emergere il quadro di una coppia finita da tempo, che ha provato a cercare un equilibrio per il bene della figlia, ma senza riuscirci. Ognuno aveva preso già la propria strada. Ma continuare a vivere nella stessa abitazione, nonostante la fine della relazione ha logorato i rapporti già difficili fino al tragico epilogo, quello che nessuno si aspettava. Anche perché sebbene liti costanti, non risultano denunce sporte per maltrattamenti o altro.
I due coniugi come detto, vivevano da separati in casa: lui, Fabio Trabacchin dormiva al piano terra, mentre la vittima Elisa Ciotti, al primo piano con la figlia. Una donna di 35 anni divisa tra la vita di mamma e quella di commerciante: la sua famiglia per molto tempo si è occupata dell'import-esport di auto dall'estero. Lui invece, amante della velocità e delle quattro ruote, ha sempre cercato lavoro in questo settore. Prima come dipendente di un centro gomme, poi presso un centro demolizione e infine come trasportatore.