Dopo che era arrivato l'ultimo elaborato di natura balistica, ad aprile la Procura aveva chiuso l'inchiesta per l'omicidio di via Palermo, notificando l'avviso di conclusione indagini. Nelle scorse settimane è stata fissata la data dell'udienza preliminare nei confronti dell'avvocato Francesco Palumbo, indagato a piede libero con l'accusa di aver ucciso Domenico Bardi, il ladro di 41 anni originario di Napoli che aveva messo a segno un furto, insieme a dei complici, nella casa dei genitori del professionista pontino. Non c'è soltanto l'accusa di omicidio, il pubblico ministero inquirente Simona Gentile, ha contestato anche il tentato omicidio nei confronti di Salvatore Quindici un complice della vittima e che secondo quanto ipotizzato dalla Procura, è stato ferito anche lui mentre stava scappando. I fatti contestati erano avvenuti la domenica del 15 ottobre del 2017 nel giardino condominiale di via Palermo: il legale pontino allertato dall'allarme intrusione in casa dei genitori si era presentato in via Palermo con una pistola regolarmente detenuta, senza chiamare le forze dell'ordine e dopo che - come ha riferito in sede di interrogatorio - era stato minacciato da uno dei componenti della banda, percependo un forte e concreto pericolo, aveva aperto il fuoco uccidendo Bardi che stava scappando. Palumbo aveva aggiunto che era stato affrontato da uno dei ladri che teneva una mano in tasca come se avesse una pistola. Salvatore Quindici imputato nel processo per il furto in via Palermo e per altri episodi avvenuti nel centro Italia, aveva riferito che non hanno usato armi. Il prossimo 11 ottobre davanti al giudice Giuseppe Cario è prevista l'udienza preliminare.