E' stato un attimo e bastava guardare attorno: da nord a sud della città c'era una nuvola di fumo e l'aria all'improvviso è diventata acre e sempre più irrespirabile. Le prime segnalazioni nel quartiere Q5 ieri poco prima delle 16, alla periferia nord di Latina, sembrava un caso isolato e invece è stato l'inferno. Le fiamme sempre più alte, fino a sei metri, si sono sviluppate verso la parte di via del Lido che porta in direzione del rondò di via Nascosa ed è a quel punto che non sono mancati i disagi per tutti a partire dagli automobilisti fino alle attività commerciali che sono in zona. La strada è stata chiusa una prima volta in via cautelativa ed è stata riaperta, ma le fiamme che continuavano a divorare metri di sterpaglie, si sono spostate poi alimentate anche dal vento sempre parallele a via del Lido ma lungo una direzione diversa ed è qui che la strada è stata nuovamente chiusa. Il fuoco ha minacciato anche due distributori di benzina. «Ad un certo punto ci siamo ritrovati le fiamme qui, a ridosso della recinzione», racconta il titolare. Ma c'è stato un momento in cui il fuoco ha accarezzato anche la pista ciclabile.
La firma in merito all'inferno che si è scatenato ieri pomeriggio è di un piromane. E' questa la prima pista che seguono gli investigatori che cercano una persona su una berlina rossa. E' la prima traccia per risalire al presunto responsabile dei violenti incendi che hanno circondato la città, compreso quello di via Ferrazza, a pochissima distanza dall'Icot che si è esteso poi verso nord arrivando fino a Borgo Isonzo. Nella stessa ora in cui il fuoco non dava tregua nella zona di viale Le Corbusier. Anche qui fiamme alte e fumo nero. Gli inneschi sono stati diversi quasi a tenaglia e hanno costretto i vigili del fuoco ad una serie di intervenuti uno dopo l'altro per domare le fiamme.  La situazione più critica è avvenuta proprio tra via del Lido e via Nascosa quando le fiamme hanno distrutto diversi alberi di eucaliptus e poi altra vegetazione arrivando a un tiro di schioppo da alcune abitazioni e in tanti quando transitavano lungo via del Lido prima che fosse chiusa per la seconda volta si sono trovati una colonna di fumo nera da una parte verso il quartiere Nascosa e un'altra colonna di fumo dall'altra verso l'Icot.