Ormai sono mesi che va avanti così. Il dirigente scolsatico Adriana Izzo non sa più che fare se non affidarsi a uno sfogo: Rimane l'amarezza per quanto accaduto e per la scarsa percezione della scuola come comunità di valore". E' accaduto che nella notte tra il 24 e 25 luglio scorso c'è stato l'ennesimo raid vandalico all'interno dell'edificio scolastico Aspri di Fondi. L'ennesimo perché è dalla fine di giugno che, con cadenza settimanale prima, quotidiana ora, ignoti durante la chiusura entrano e distruggono tutto. Missione facile, vista la mancanza di adeguate misure di protezione, si legge in una nota, e della facilità di accesso dalla parte posteriore dell'edificio, "più volte segnalata". I segni restano davanti al personale impotente. Di bivacco nei corridoi, degli armadi svuotati, del materiale di cancelleria distrutto, gli estintori svuotati. L'allarme a quanto pare non funziona, perché è stato danneggiato durante la prima incursione e non più ripristinato.

L'ultimo raid qualche notte fa. I vandali hanno divelto sette porte del secondo piano e quattro porte del primo piano, sono entrati nelle aule sottraendo dalle cassettiere metalliche ben 10 notebook indispensabili per l'utilizzo delle lavagne multimediali oltre ad altri sussidi del laboratorio di robotica educativa. Il valore di mercato sarà minore rispetto agli ingenti danni arrecati al normale avvio dell'attività didattica che utilizza ormai gli strumenti informatici nella quotidianità per il Registro Elettronico e per un approccio metodologico il più possibile innovativo. Qui, lo sfogo del dirigente: "Rimane l'amarezza – ha commentato sconsolata la dirigente scolastico professoressa Adriana Izzo - per quanto accaduto e per la scarsa percezione della scuola come comunità di valore".