Sta per concludersi, ad Artena, la vicenda che vede coinvolti il Comune e Lazio Ambiente SpA, la società che ha come socio unico la Regione Lazio e che in passato ha gestito il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nella città lepina.

In particolare, l'ente pubblico e la società, dopo anni di diatribe, sono arrivati a un accordo transattivo che, a margine di reciproche concessioni, ha portato a una riduzione del credito vantato da Lazio Ambiente nei confronti del Comune, originariamente quantificato in 4.495.100,60 euro, oggetto anche di un decreto ingiuntivo.

L'accordo stabilisce che l'ente guidato dal sindaco Felicetto Angelini dovrà corrispondere alla società 2.700.000 euro, con il credito che è stato ceduto da Lazio Ambiente alla Regione Lazio: questo consentirà alla Spa di monetizzare subito la somma e al Comune di Artena di rateizzare i pagamenti nei prossimi vent'anni, senza alcun interesse.

Tale soluzione all'annosa vicenda arriva a distanza di circa due mesi dall'udienza che si sarebbe dovuta celebrare in Tribunale per stabilire l'esecutività del decreto ingiuntivo: giova ricordare che il Comune, in occasione della prima udienza registrata lo scorso anno, aveva contestato l'infondatezza della pretesa debitoria di Lazio Ambiente, proponendo una domanda riconvenzionale e chiedendo il risarcimento dei danni quantificati in 3.117.461,02 euro, che sarebbero derivati da "gravi inadempimenti, disservizi e, in generale, di tutte le condotte gravemente dannose e pregiudizievoli".

Al netto di questo, però, ora l'accordo prevede che il Comune e la Spa rinuncino alla causa e che l'ente versi gli importi previsti in rate semestrali costanti con scadenza a giugno e a settembre di ciascun anno. L'ente lepino, comunque, potrà procedere all'estinzione anticipata del debito, in tutto o in parte, senza il versamento di alcuna penale. «In tale ipotesi, fermi restando i termini di scadenza delle singole rate e la durata complessiva della rateizzazione - si legge nell'accordo -, l'importo delle rate si ridurrà proporzionalmente dell'importo anticipatamente pagato».