Sarà il gip del Tribunale di Latina che dovrà sciogliere la riserva in merito ad una opposizione all'archiviazione per una truffa che vede tre persone indagate, la cui posizione era stata poi archiviata da pm.  La vicenda ruota attorno ad un presunto raggiro nei confronti di Telecom Italia che figura come parte offesa nel procedimento. Era stata la Tim infatti a presentare una querela il 21 luglio del 2017 in Procura a Latina e la denuncia era finita sul tavolo del sostituto procuratore  Valerio De Luca per delle presunte falsità relative a delle relazioni tecniche su un progetto «As built» che erano state presentate da un architetto e che riguardavano un progetto di realizzazione di impianti di Solar cooling in Sicilia nelle province di Enna e Agrigento e Caltanissetta per ottenere un risparmio energetico che l'azienda aveva affidato, tramite una gara vinta da una società che ha il proprio quartier generale a Latina.  Da questo spunto la vicenda si è allargata anche alla fase antecedente e cioè a come si svolse la gara di affidamento. Secondo il castello accusatorio e in base anche all'escussione di alcuni testimoni, ci sarebbe stata una sospetta truffa portata a termine dall'azienda pontina con l'ausilio di due dipendenti infedeli della Telecom, questi ultimi si sarebbero accordati con il rappresentate legale della ditta di Latina  per «costruire su misura la procedura di gara. I due dipendenti Telecom delegati alla funzione engeneering insieme al titolare dell'azienda pontina hanno redatto un bando gara tramite il quale la Tim doveva selezionare una azienda per la predisposizione negli impianti siciliani di impianti per ottenere un risparmio energetico nella gestione dei singoli impianti e poter accedere in questo modo ai finanziamenti pubblici . Il bando di gara - sempre secondo l'accusa - è stato predisposto in modo tale da assicurare una di vantaggio per l'azienda pontina con uno stratagemma: l'indicazione specifica di tecnologie prodotte da una ditta tedesca di cui l'azienda pontina è agente in Italia e pertanto gestisce una situazione di monopolio". La parola adesso al gip che dovrà decidere in merito all'opposizione all'archiviazione.