Poche ore prima dell'arresto, Battello è diventato protagonista di un caso destinato a far discutere: la sua foto a grandezza naturale - insieme a un amico e un bambino - è comparsa nell'ambito della mostra del piano di riqualificazione portato avanti dal Comune in piazza della Comunità Europea. Una foto che indigna e preoccupa il quartiere per l'errato messaggio sociale che rischia di arrivare alla collettività. Battello, prima dell'arresto, era stato condannato nell'ambito dell'operazione Don't Touch (2 e 6 mesi con l'abbreviato in primo grado, ridotti a 2 anni e 2 mesi in appello): una delle inchieste più importanti degli ultimi anni nella provincia di Latina. «Le foto - dice l'assessore ai Lavori Pubblici, Luana Caporaso - sono state scattate durante i convegni, molte persone scelte sono impegnate nel sociale. Non sapevamo ci fosse Battello, siamo stati informati dai carabinieri. Abbiamo avvisato i progettisti, a breve con loro decideremo il da farsi». Anche il sindaco ha spiegato di non sapere che tra i fotografati ci fosse il ragazzo. Ma la gaffe rimane, perché il progetto Prossima Apertura - oltre alla realizzazione di una piazza - prevede azioni (anche attraverso l'arte) per dare un'immagine diversa del quartiere, lontana dai luoghi comuni che la associano a delinquenza e disagio sociale. La scelta di Battello come soggetto - in una zona dove risiedono migliaia di persone - mortifica i tanti che a Toscanini si impegnano ogni giorno. Il 32enne, rivolgendosi al carabiniere che gli intimava di non avanzare, ha affermato in tono di sfida: «Sono il boss di questo quartiere, se non te ne vai ti sparo alle gambe». E quella foto a grandezza naturale potrebbe aver contribuito ad alimentare il suo ego.