Nell'era dei pagamenti digitali e delle «strisciate» al supermercato o del touch per comprare anche un pacchetto di caramelle, le banconote false continuano ad avere sempre un certo appeal tra chi le spaccia e le rifila a ignari commercianti che nonostante tutte le accortezze e i macchinari anti-falsificazioni restano beffati. La testimonianza arriva dal numero di archiviazioni contro ignoti di una montagna di fascicoli che per una vita giaceva all'ufficio gip-gup di Latina. Erano oltre 44mila i fascicoli impolverati che erano lì da anni e riguardavano le richieste di archiviazioni della Procura contro ignoti. I fascicoli con reati di ogni genere sono stati smaltiti a tempo di record grazie al prezioso lavoro dello staff della cancelleria della sezione gip-gup, un'area nevralgica del sistema giudiziario pontino.
Tra i reati più diffusi c'erano i furti, sia negli appartamenti che su auto e poi loro: le banconote false. Erano oltre mille le richieste di archiviazioni dalla Procura arrivate negli anni passati al gi e che erano rimaste senza una risposta. Impossibile stabilire il valore nominale dei soldi falsi, tra banconote e monete che hanno circolato a Latina e provincia ma comunque mille fascicoli rappresentano una buona percentuale. Alla fine le banconote sono state inviate alla Banca di Italia per la confisca e la relativa distruzione al termine di una attività che ha coinvolto anche l'ufficio corpi di reato. Tra i tagli più falsificati nessuna sorpresa: in testa ci sono le banconote da 20 e da 50 euro mentre per quanto riguarda le monete false sul podio c'è resta sempre la moneta da 2 euro. In Italia rispetto al passato la situazione è cambiata e nel 2019 le banconote false ritirate dalla circolazione sono diminuite del 18,6% mentre la quota delle banconote ritirate da 50 euro è diminuita al 47,4% (58,3% nel secondo semestre 2018) quella delle banconote da 20 euro è salita al 28,6% (dal 22,7%). Uno tra i casi più eclatanti avvenuto in provincia di Latina, risale alla scorsa estate a San Felice Circeo, in quel caso un uomo trovato in possesso di diverse banconote false era stato arrestato nel corso di una operazione condotta dalla Guardia di Finanza. Anche per gli acquisti sul web non mancano le beffe con soldi falsi come un giovane pontino che aveva messo in vendita due telefoni I Phone al prezzo di 1800 euro e l'acquirente si era presentato con banconote false