Ha patteggiato la pena di tre anni e otto mesi di reclusione, nei confronti di un 40enne, residente a Prossedi accusato di aver picchiato i genitori. E' questa la sentenza emessa ieri dal giudice del Tribunale di Latina Pierpaolo Bortone nei confronti dell'imputato, difeso dall'avvocato Amleto Coronella, nell'ambito di una inchiesta condotta dal pubblico ministero Simona Gentile che aveva chiesto il rinvio a giudizio. L'imputato, classe 1979, è accusato di aver minacciato i genitori mentre era sotto l'effetto di alcol o droga. "Si presentava a giorni alterni, in orario serale e notturno, bussando violentemente - aveva scritto il magistrato inquirente nel capo di imputazione - pretendendo ogni volta la consegna di somme di denaro tra i 20 e i 50 euro e minacciandoli che se non gli davano i soldi, avrebbe spaccato tutto". E' questo quello che aveva contestato il pm per dei fatti che erano avvenuti da aprile del 2017 al luglio dello stesso anno, per due mesi. L'episodio più grave era avvenuto il 25 luglio, quando aveva spintonato la madre e aveva minacciato il padre, dicendogli che gli avrebbe dato una testata in quel caso aveva costretto i genitori a consegnare la soma di 1500 euro. Ieri alla fine in aula si è svolto l'ultimo atto del processo e la vicenda si è definitivamente conclusa.