Maxi sequestro di beni immobili fra Velletri e Cisterna di Latina.

E' questo il bilancio di un'operazione messa a punto dai finanzieri della Compagnia di Velletri, con dodici beni tra locali, appartamenti e capannoni per un valore complessivo di un milione e mezzo di euro che sono finiti "sotto chiave" come disposto dal gip del Tribunale di Velletri.

A essere indagato è un sessantenne di Velletri, imprenditore locale totalmente sconosciuto al fisco.

Infatti, agli occhi delle Fiamme gialle non è sfuggito l'elevato tenore di vita dell'uomo, del tutto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati; tale circostanza ha fatto scattare gli approfondimenti «da cui è emersa - si legge in una nota della Finanza - una lucrosa attività decennale di compravendita di immobili acquistati, per lo più, attraverso aste giudiziarie».

Chiaramente, per non apparire agli occhi del Fisco, l'uomo si avvaleva delle cosidette "teste di legno", ossia una sorta di prestanome cui forniva il denaro necessario per l'acquisto di unità immobiliari oggetto di procedure esecutive. Poi, dopo averne curato la ristrutturazione, l'uomo si faceva rilasciare una procura speciale per la vendita, realizzando cospicui guadagni che, come detto, non dichiarava al Fisco.

«In altri casi - prosegue la nota -, la proprietà degli immobili veniva trasferita 'sulla carta' a cinque società costituite appositamente in Croazia, Romania e Regno Unito, riconducibili allo stesso imprenditore, usate come 'schermo' per evitare l'imposizione dei canoni di locazione percepiti in Italia. I proventi degli affari, pari a oltre 6 milioni euro e mai dichiarati al Fisco, sono stati reimpiegati nell'acquisto di altre unità immobiliari, permettendo all'uomo di accumulare un cospicuo patrimonio. Sulla base di quanto ricostruito dai finanzieri, il Tribunale di Velletri, su proposta della locale Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro preventivo dei beni riconducibili all'indagato, finalizzato alla successiva confisca».