Se la statale Appia che attraversa l'Agro pontino avesse un logo, questo sarebbe un pino. Sì, è inutile negarlo, sono loro, i pini marittimi che da anni costeggiano il canale per parecchi chilometri in direzione nord, il simbolo della strada statale 7. Più in generale il Pinus Pinea è simbolo dell'area mediterranea e principalmente di Roma sin dall'antichità. Di certo, è un albero che fa tutt'uno con numerosi paesaggi tipici della zona. E a loro si deve la proverbiale ombra, che distingue la "fettuccia" rispetto alle altre strade a lunga percorrenza.

Oggi, purtroppo, i pini costituiscono un pericolo per la circolazione. Gli ultimi alberi caduti sotto le forti raffiche di vento tra il 22 e il 23 dicembre, dicono bene come la questione non si può più prendere sotto gamba. E' ancora fresco il ricordo della tragedia del viale della Vittoria, il 29 ottobre del 2018, quando un cittadino è morto proprio a causa della caduta di un pino sotto le scosse di un uragano. Così, ieri mattina sono iniziate le operazioni di taglio graduale dei grossi alberi sulla via Appia. Saranno abbattuti 65 alberi, individuati sulla base della relazione di un agronomo, già chiesta in precedenza. Sono moltissimi i pini presenti in città, tutti vanno controllati e qualora presentino condizioni di rischio, devono essere tagliati. Se ne va, si diceva, un pezzo di paesaggio ed è più che comprensibile che la cittadinanza esprima perplessità. Timori nei giorni scorsi sono stati espressi per la Pineta di via Cristoforo Colombo. Ma alberi di pino sono anche in altre zone, in altri parchi. Che fare? L'unico auspicio è che non si diffonda la psicosi, che si affermi invece la cultura del controllo e della manutenzione, al posto di quella della rincorsa all'emergenza.

Quanto ai sessantacinque pini ormai "segnati", i lavori sono iniziati ieri mattina dall'incrocio tra l'Appia e via dei Volsci verso nord. E proseguiranno nei prossimi giorni. La protezione civile e i vigili urbani hanno gestito la viabilità per tutta la giornata.