Le deposizioni di Agostino Riccardo nel corso dell'udienza del processo "Alba Pontina" hanno scatenato già le prime reazioni. Nicola Calandrini affida la sua risposta ad una nota stampa che riportiamo integralmente
"In relazione agli articoli di stampa riferiti alle dichiarazioni rese in tribunale nell'ambito del processo "Alba Pontina", intendo fare delle precisazioni. Nel 2013 io e Pasquale Maietta eravamo contemporaneamente candidati lui alla Camera dei Deputati io al Consiglio Regionale ed entrambi facevamo parte di Fratelli d'Italia. Conseguentemente non posso escludere che Maietta, nello svolgere campagna elettorale per lui, abbia richiesto a terzi e quindi anche nell'ambiente calcistico nella sua qualità di allora presidente del Latina Calcio, di votare per me alle Regionali. Ricordo ancora che, sempre in quel periodo (2013), Maietta non solo non risultava coinvolto in alcuna vicenda giudiziaria ma risultava essere una figura politica di primo piano sia all'interno del partito sia per rivestire rilevanti cariche istituzionali cittadine (consigliere comunale eletto e assessore al bilancio). Posso inoltre dire con certezza che io non ho mai incontrato i tifosi, e se anche lo avessi fatto non lo considero una cosa disdicevole. Escludo nel modo più categorico di aver avuto conoscenza della presunta mediazione "specifica" di Maietta per "girarmi" 500 voti dalla curva dei tifosi del Latina Calcio. Dopo di ché le elezioni regionali si chiusero con un bilancio di circa 6.300 preferenze di cui 4.000 nella sola città di Latina, che non furono comunque sufficienti per la mia elezione in Regione.
Ad ogni modo, fin dalla mia prima candidatura, nel 2002, il mio consenso elettorale e i voti raccolti sono perfettamente riconducibili a un elettorato storico e consolidato nel tempo. Le persone che mi hanno sostenuto e che mi sostengono tutt'ora le ho sempre incontrate alla luce del sole e nella più totale trasparenza. Questo è il solo modo che conosco di fare politica e di raccogliere consensi. Respingo quindi con forza qualsiasi allusione circa un mio presunto coinvolgimento per acquisire voti, direttamente o indirettamente, con modalità improprie o addirittura illegali, auspicando che la magistratura possa rapidamente chiarire tutte le presunte circostanze riferite dal pentito Agostino Riccardo".