Ha offerto una versione dei fatti completamente diversa rispetto alle accuse contestate. Ha sostenuto che era stato lui a voler troncare la relazione con la donna che poi lo ha denunciato perché era sposata e che le foto che sono finite al centro dell'inchiesta, oggetto del ricatto, le aveva inviate lei a lui. Si è difeso in carcere, davanti al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario, il 51enne arrestato nei giorni scorsi con l'accusa di stalking e per il reato di revenge porn. Il 51enne,  ha riferito di aver conosciuto la donna tramite Facebook e di averla incontrata in diverse occasioni e che ha inviato le foto della donna a seno nudo sia ai figli che al marito per far capire cosa inviava la donna a lui e ha sostenuto che era un modo per farla smettere. Una versione diametralmente opposta rispetto agli elementi che erano stati raccolti dagli investigatori della Squadra Mobile.  "La condotta dell'indagato - aveva sostenuto il giudice nel provvedimento restrittivo - era stata molto insistente".