Una violenta lite in una stanza d'albergo che poteva trasformarsi in tragedia. Un uomo curdo e una donna messicana hanno avuto una lite all'alba di oggi e lui ha provato a soffocarla, dopo averla picchiata. Fondamentale l'intervento del portiere d'albergo e degli agenti della polizia. 

Questa mattina, all'alba, su disposizione del 113, gli equipaggi della Squadra Volanti si portavano presso una struttura ricettiva del centro cittadino per segnalazione di urla di donna, provenienti da una delle camere dell'albergo. Giunti tempestivamente sul posto, i poliziotti prendevano contatti con il richiedente il quale, in qualità di portiere notturno, riferiva che all'interno di una stanza del primo piano vi era una lite animata tra un uomo ed una donna. Pertanto, gli agenti raggiungevano la stanza, che individuavano subito anche perché dall'esterno si udivano chiaramente urla femminili. Al suo interno vi era una donna visibilmente agitata, piangente e con andatura claudicante che cercava di uscire dalla camera con i propri effetti personali al seguito, ma veniva trattenuta per un braccio da un uomo che, con violenza, le impediva di allontanarsi. Vista la situazione, i poliziotti, dopo aver separato immediatamente le parti e tranquillizzato la donna, facevano giungere sul posto personale sanitario del 118 per soccorrere la malcapitata.

La donna, cittadina messicana, presentava evidenti segni di percosse sul corpo e mimando alcuni gesti faceva capire di essere stata vittima di violenza fisica da parte del suo compagno. Sulla base di quanto accertato l'uomo veniva accompagnato in Questura per gli accertamenti del caso. Dalla ricostruzione della dinamica, anche grazie ad alcuni testimoni, emergeva che verso le ore 05:30, iniziava una discussione violenta tra i due conviventi per motivi di gelosia, anche perché la donna aveva manifestato l'intenzione di fare rientro nel proprio paese di origine. L'uomo, venuto a conoscenza dell'intenzione della propria compagna, dava in escandescenza iniziando ad urlare, scagliandosi con violenza nei suoi confronti, iniziando dapprima a colpirla in testa, dopodiché continuava con calci e pugni su tutto il corpo.

Preso dall'ira, l'aggressore provava anche a soffocarla ma anche grazie all'intervento del portiere dell'albergo e subito dopo dei poliziotti riusciva a sottrarsi alla violenza dell'uomo. 

Al termine degli accertamenti sanitari, esperiti presso il Pronto Soccorso del S.M. Goretti, la donna rifiutava il ricovero lasciando il nosocomio con una prognosi di giorni 20 (venti) per contusioni multiple al corpo, trauma cranico e stato ansioso. Successivamente la donna veniva accompagnata presso questi Uffici per formalizzare la denuncia nei confronti dell'uomo descritto in oggetto, coadiuvata dall'interprete. In sede di denuncia, riferiva di aver avuto una lite già nella mattinata di ieri, sfociata in una violenta aggressione da parte del compagno. L'aggressore, identificato per E. A., nato in Turchia nel 1989, in Italia senza fissa dimora, è stato tratto in arresto per Tentato Omicidio e, come disposto dal pm di turno D.ssa Valentina Giammaria, è stato condotto presso la casa circondariale di Latina, a disposizione dell'A.G..