Sono diventate definitive le condanna inflitte dalla Corte d'Appello di Roma a cinque persone imputate per l'ipotesi di reato di traffico internazionale di stupefacenti.

In particolare, i giudici della Corte di Cassazione hanno respinto i ricorsi presentati dagli avvocati di cinque imputati, tutti finiti a processo a margine dell'operazione "San Isidro", che il 6 giugno 2006 portò a sgominare un traffico di droga dall'Argentina fino alle piazze di spaccio di Roma, Torvajanica (Pomezia) e Ardea, disarticolando anche tutta la rete che esisteva per riuscire a importare la cocaina dal Sudamerica.

A mettere a segno l'operazione, all'epoca dei fatti, fu la Guardia di finanza di Roma: quasi quindici anni fa, infatti, a finire in manette furono sette persone, mentre altre 13 vennero denunciate a piede libero. Secondo gli investigatori, con il castello dell'accusa che ha poi retto in ogni grado di giudizio, il gruppo acquistava la droga in Argentina e la portava in Italia passando per la Polonia e con lunghi viaggi che i corrieri affrontavano sugli autobus verso il Bel Paese.

La Procura della Repubblica di Velletri aveva ipotizzato - sia nella fase d'indagine preliminare che in quella di giudizio - come...