Si sono dati appuntamento col tam tam social e ieri mattina una cinquantina di persone erano a manifestare davanti alla sede del Parco nazionale del Circeo contro quella che definiscono una «mattanza» di daini. Le condizioni meteo non erano di certo favorevoli e le presenze sono state di gran lunga inferiori rispetto alla risonanza social avuta dalla vicenda (il gruppo Facebook ha quasi settemila utenti). Presenti però anche rappresentanti di enti e associazioni non solamente del posto.
Slogan, cori e canzoni, cornici #noallamattanza per il rilancio social e le dirette Facebook. E c'è anche chi si è presentato con un peluche di Bambi, sebbene quello del cartone Disney non fosse un daino. Tra i partecipanti, il denominatore comune è la volontà di trovare alternative rispetto all'abbattimento degli esemplari di troppo. Su quali siano le strategie attuabili, invece, ci sono visioni diverse. Anna Giannetti, presidente del circolo di Legambiente di Terracina, ad esempio, placa i facili entusiasmi per le adozioni, che non sono così semplici come si possa pensare. Parliamo infatti di animali selvatici, con peculiarità (sistema cardiocircolatorio fragile e infortuni frequenti alle zampe) che determinano difficoltà nel catturarli e spostarli; inoltre, necessitano di ampi spazi. Per questo Legambiente Terracina punta su soluzioni diverse come i contraccettivi.
A parlare ai presenti sono stati due degli organizzatori dell'evento: Piero Vigorelli, consigliere comunale di Ponza, e Annalisa Macchioni. Vigorelli ha duramente criticato l'operato del Parco (non solo in relazione ai daini) e ribadito che quella prevista dal piano di gestione è per lui una «mattanza». «Le alternative - ha detto - vengono contemplate ma definite non percorribili». Anche Macchioni ha contestato la gestione del Parco, pur ritenendolo un valore aggiunto per il territorio, e ribadito il "no" agli abbattimenti. Il recente comunicato del Parco nel quale è stata confermata la validità del piano, ma tentando tutte le strade percorribili che non prevedano l'uccisione degli animali, è stato accolto con favore. Così come è stata giudicata positivamente la «fase di confronto col territorio» che l'Ente vuole aprire.
Il gruppo che ha manifestato ieri ha comunque ribadito di non voler abbassare la guardia. Anzi, è stato anticipato che verrà costituito un comitato ad hoc.