Concreto rischio per la salute pubblica.
È questa la motivazione che ha consentito al sindaco di Artena, Felicetto Angelini, di firmare un'ordinanza utile a requisire i locali di via Valmontone in cui era operativa, fino ad alcune settimane fa, la farmacia comunale.
L'assenza del servizio in tutta Artena - dovuta alla chiusura della Comunale e delle altre due farmacie private, tutte e tre gestite dalla medesima società dichiarata fallita dal Tribunale di Milano - ha portato il primo cittadino a firmare l'atto urgente e a inventariare tutto il materiale e i farmaci presenti nel locale, cosa avvenuta sabato mattina alla presenza della polizia locale.
«I locali - ha dichiarato Angelini - sono stati immediatamente messi a disposizione di chi, rispondendo al bando di gara, provvederà nel minor tempo possibile a riaprirla e assicurare un servizio essenziale come l'erogazione dei farmaci. Ci siamo presi una grande responsabilità in nome dell'interesse pubblico. È il primo passo per il ritorno a un normale servizio farmaceutico».
La requisizione della proprietà privata è stata necessaria, secondo il sindaco, per poter riattivare, nel giro di qualche giorno, il servizio farmaceutico comunale: infatti, nelle scorse ore - come evidenziato anche su queste colonne - è stata aggiudicata la gara per la gestione semestrale della farmacia comunale, con l'appalto vinto da una ditta di Campobasso.
I legali rappresentanti dell'azienda in questione, dunque, potranno far arrivare i farmaci e mobilitare il personale, utilizzando quanto presente all'interno dei locali requisiti: il tutto per porre fine quanto prima a un'emergenza che dura dall'inizio dell'anno e che sta creando non pochi disagi alla popolazione.
Caso pressoché unico in Italia, Artena si è infatti ritrovata di punto in bianco senza farmacie: una situazione che, soprattutto in vista del picco influenzale dei prossimi giorni, avrebbe potuto creare problemi di non poco conto soprattutto per bambini, anziani e diversamente abili.
Di conseguenza, dopo le revoca della concessione al precedente gestore, il Comune ha bandito la gara sul Mepa per trovare un gestore provvisorio, in attesa di una procedura a evidenza pubblica da svolgere nei prossimi mesi.
Nel frattempo, l'ente ha attivato un servizio di consegna dei farmaci a domicilio, ma ha anche chiesto alla Regione Lazio di poter aprire un dispensario farmaceutico ordinario per garantire la distribuzione minima di medicine sul territorio: allo stato attuale, però, dalla Regione non sono ancora arrivate risposte. Di conseguenza, il sindaco ha deciso di ordinare la requisizione dei locali di via Valmontone, riservandosi di determinare con un successivo provvedimento l'indennità di requisizione in favore del proprietario dell'immobile.