Due anni, è questa la richiesta di condanna formulata ieri dal pubblico ministero Valerio De Luca nei confronti di un medico di Latina accusato di abuso d'ufficio e truffa e che ha scelto il rito abbreviato per essere giudicato davanti al giudice Giorgia Castriota. In aula la pubblica accusa ha ricostruito i fatti e le indagini condotte dai carabinieri del Nas. Secondo quanto ipotizzato, il professionista pontino, svolgeva la sua attività professionale oltre che a Latina anche in altre strutture sanitarie private. Tra le altre accuse che avevano portato il pm a contestare un altro reato, anche i presunti aiuti nei confronti dei colleghi che dovevano sostenere un concorso per un posto a tempo determinato nel suo reparto. Gli avvocati Gianni Lauretti e Salvatore Volpe che assistono il medico, hanno chiesto l'assoluzione perché il fatto non sussiste, sostenendo che non vi sono elementi di colpevolezza nei confronti del proprio assistito, un professionista molto stimato e apprezzato non soltanto a Latina ma anche fuori.  Alla fine ieri pomeriggio l'udienza è stata rinviata al prossimo 4 febbraio quando è prevista la sentenza. In aula la Asl di Latina si è costituita parte civile.