Sono trascorsi esattamente sei mesi da quando aveva prestato giuramento davanti ai colleghi del Tribunale e della Procura e in quell'occasione ufficiale, non senza un velo di emozione, aveva citato una frase di Kennedy sulla difficoltà di raggiungere obiettivi che sembrano impensabili, ribadendo l'importanza dell'ufficio giudiziario di piazza Bruno Buozzi che per lui era stata una primissima scelta per il prestigio e perché come aveva detto gli piacciono le sfide difficili. Non è la prima volta che il Procuratore rappresenta la pubblica accusa in udienza. «Verrò spesso», ha annunciato prima di ritornare in ufficio. "Latina dà stimoli, è una realtà difficile e di questo sono consapevole", erano state le sue prime parole nel giorno dell'insediamento. Adesso dopo che ha toccato con mano tutto il funzionamento della macchina giudiziaria e ha preso consapevolezza di quelle che sono le criticità, De Falco puntualizza gli obiettivi da raggiungere che sono diversi, sia sotto il profilo investigativo che sotto il profilo di ottimizzare le risorse e gli uomini che ha a disposizione. Intanto per l'ufficio giudiziario è previsto l'arrivo di un nuovo magistrato che andrà a rinforzare la squadra di sostituti, anche se c'è da fare i conti sempre con il discorso relativo al personale amministrativo in servizio che non basta mai per coprire tutto. Sul fronte delle emergenze, il primo punto riguarda la criminalità. "Sì in provincia c'è una criminalità autoctona - ha spiegato De Falco - ma la nostra attenzione è rivolta anche ad altri tipi di reato che sono su diversi, a partire ad esempio anche dalle situazioni che riguardano il caporalato su cui non abbassiamo la guardia e sappiamo che rappresenta una piaga per questo territorio". L'asticella investigativa resta sempre alta. "Quello su cui vogliamo indagare sono anche i reati contro la pubblica amministrazione senza tralasciare anche altri settori, penso all'urbanistica, ai reati in materia ambientale e poi i reati di natura finanziaria". Le emergenze sono diverse, l'alto numero di provvedimento restrittivi emessi proprio negli ultimi sei mesi contestualizza che moltissimi reati si consumano tra le mura domestiche: dallo stalking, ai maltrattamenti «Sì, ci sono anche questi reati che hanno come vittime le fasce deboli tra cui donne e i bambini». Da pochi mesi infatti è entrato in vigore il Codice Rosso e la Procura sotto questo profilo non si è fatta trovare impreparata con un pool di magistrati ed esperti.
Il fatto
Giustizia, i primi sei mesi di De Falco: alta guardia su tutto
Latina - Criminalità, caporalato, reati contro le fasce deboli e reati finanziari, Alcune delle priorità